Philosophy and Letters
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Interviews
Content available in: Italian Updated February 2025

Sono sempre stato comparatista

Ever the comparatist, Piero Boitani reflects on his expansive academic journey, which spans from antiquity and medieval literature in England and Europe, through philology, to 20th-century African American literature in the US and world literature.

Peter Kuon: La scoperta della letteratura afroamericana statunitense del Novecento, le ricerche sulla letteratura del Medioevo inglese ed europeo, il passaggio alla letteratura comparata con L’ombra di Ulisse, il ritorno ad fontes e l’incontro, da filologo, con la Bibbia e i grandi testi dell’antichità, infine, l’apertura della comparatistica alla letteratura mondiale (penso a Il grande racconto delle stelle)… ogni tappa della tua carriera sarebbe bastata per tutta una vita accademica. Come vedi in retrospettiva il tuo percorso a cominciare dagli inizi americani?
Piero Boitani: L’interesse per la letteratura afroamericana mi è venuto quando ero ancora a Roma. Scelsi quest’argomento in un seminario all’Istituto d’Inglese della Sapienza, poi, quando sono andato nel 1969/70 negli Stati Uniti per fare il mio BA all’Università di Wittenberg nell’Ohio, raccoglievo tutti i materiali per questo lavoro che avevo in mente sui narratori afroamericani, autori come Richard Wright, Ralph Ellison, James Baldwin, Malcolm X, Le Roi Jones e altri ancora. Di ritorno in Italia, ho cominciato a scrivere una tesi di laurea che è stata pubblicata nel 1973 sotto il titolo Prosatori Negri Americani del Novecento.

Author

Piero Boitani

Piero Boitani is Emeritus Professor of Comparative Literature at “Sapienza” University, Rome.

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